Direttore scientifico del PeR, “artigiano” della sostenibilità, inventore polimata e scrittore.
Nasceva nei favolosi anni 60
Fin da bambino era attratto da tutto ciò che lo circondava, ha da sempre manifestato una forte curiosità
ha accettato sfide, ha intrapreso viaggi e lavori in paesi dalle difficili situazioni ambientali
prima come istruttore subacqueo poi nella direzione e costruzione di strutture alberghiere, soprattutto in Africa, Centro America e paesi dell’Oceano indiano.
Se gli anni delle esperienze all’estero lo spingono al consumismo, è vero però che molto presto arriva per lui la fortissima consapevolezza della necessità di un cambio di paradigma.
A 35 anni
cambia prospettiva e decide di dedicarsi allo studio e allo sviluppo delle tecnologie energetiche rinnovabili per ideare il PeR, il Parco dell’Energia Rinnovabile in Umbria, un vero e proprio centro di sperimentazione, studio, applicazione e didattica che rappresenta un esempio pressochè unico nel panorama nazionale.
Negli anni della costruzione e in quelli della reale gestione del PeR
matura la consapevolezza che molta della tecnologia che ci circonda non presenta reali vantaggi per l’essere umano e soprattutto “pesa” troppo sul pianeta.
Ecco che allora entra in una nuova fase di esplorazione e sperimentazione, quella che lui stesso definisce “FAIR TECH REVOLUTION”, che combina la tecnologia più “giusta” per il pianeta e la “tecnologia” interna al nostro organismo umano,
stimolando il raggiungimento di nuovi e avanzati risultati, a cominciare dalla pratica del metodo Wim Hof, di cui è diventato istruttore certificato. Questa nuova scoperta lo proietta a investigare e sperimentare la fusione delle due “tecnologie” di cui disponiamo, scoprendo che potenziando quella naturale e interna al nostro corpo è possibile ridurre significativamente quella esterna e artificiale cui la modernità tende inesorabilmente.
Oggi continua a porsi nuovi orizzonti e a fare esperienze sempre innovative.